Chi non mastica in prima persona le più recenti tecniche SEO cade spesso nell’errore di pensare che più sarà lunga una pagina, più la pagina avrà successo in SERP. Ecco che assistiamo a pagine prodotto perfette, riassuntive e chiare nella parte superiore, ma che scorrendo verso il basso mostrano dei blocchi di testo lunghissimi, inutilmente dettagliati e ricchi di elenchi ma soprattutto densi di ripetizioni di parole chiave. Si tratta ovviamente di un retaggio del passato, di quando ancora si pensava che la ripetizione della keyword fosse garanzia di successo. Oppure, di quando generalmente venivano premiati i contenuti più lunghi perché considerati dell’algoritmo più affidabili. 

Oggi non è più così, e sebbene la lunghezza sia un parametro importante, non lo è nel senso unico dell’abbondanza.

Vediamo di capire meglio cosa si intende passando in rassegna i passaggi necessari per determinare la lunghezza che dovrà avere il tuo articolo o pagina web.

1) Keyword research

Primo e fondamentale passaggio di ogni analisi SEO, dalla scrittura dell’articolo blog all’impostazione della alberatura di un sito, la keyword research è anche qui importantissima.

Il primo aspetto che va considerato quando si sceglie la lunghezza per la propria pagina o per il proprio articolo blog è infatti l’insieme di parole chiave primarie e secondarie che vi verranno inserite (il che è una definizione in termini brevi di keyword research).
Le regole per una buona KR variano nel tempo e partono chiaramente dalla SERP, o meglio da quale buyer persona si è creato, da quale intento di ricerca si va a intercettare, e infine dal livello di competizione della singola keyword, come anche dalla presenza di contenuto sponsorizzato.

È una valutazione complessa che spetta all’addetto alla SEO, che generalmente poi consegna al copywriter l’elenco delle parole chiave necessarie per ottenere un articolo o una pagina SEO-oriented.

Sulla base di queste parole chiave bisogna creare una stima della lunghezza basandosi in parte su quanto viene premiato da Google per i competitor.

2) Analisi della lunghezza dei testi per le varie keyword

Sembra facile ma in realtà questa è un’estrema semplificazione. Per essere più precisi, bisognerebbe prendere ogni singola parola chiave e analizzare la competizione che questa ha generato e per ogni competitor stabilire quali sono i fattori più premianti. È evidente che un dominio con un’altissima autorità darà meno informazioni sulla qualità intrinseca del testo in chiave SEO. 

Oppure, può essere che una pagina in decima posizione nella SERP meriterebbe di stare più in alto quanto a SEO-on-page, ma si è in realtà penalizzata da altri fattori come uno scadente link building del sito oppure una recente migrazione e conseguente confusione dei redirect, o la lentezza di caricamento della pagina.

Come abbiamo accennato sembrava facile, ma non lo è.

3) Calcolare la lunghezza

Una volta che è stata fatta dall’esperto SEO questa complessa analisi, è il momento di attribuire la giusta importanza a ogni parola chiave all’interno del nuovo articolo o della nuova pagina e di conseguenza di attribuire un range di lunghezza.

Se non hai a disposizione un tool e dubiti di saper svolgere questi calcoli manualmente, possiamo suggerirti di scrivere un articolo con una sola keyword. Può essere una buona strategia per iniziare, e sarà sicuramente più facile calcolare la lunghezza ideale del tuo articolo, perché dovrai considerare una sola SERP durante la fase dell’analisi.

Non bisogna dimenticare, infine, che una buona strategia per la SEO è sempre e prima di tutto scrivere contenuti interessanti, di valore e che piacciano davvero a chi ci legge.

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