Sarebbe molto più facile gestire la promozione dei propri prodotti e servizi, se ci fosse un robot istruito a occuparsene per noi. La buona notizia è che non serve scomodare la fantascienza: gli esempi di marketing automation sono moltissimi e tutti attorno a noi.

Notizia ancora migliore: spesso questi esempi di automazione del marketing non richiedono nemmeno grossi investimenti per nuovi software gestionali, e nemmeno una gran competenza tecnica.

Basta conoscerli e saperli usare correttamente per ottenere un beneficio istantaneo in termini di crescita dei lead e di contrasto all’abbandono del carrello.

Vediamo i 5 esempi di marketing automation più efficaci.

1) Invio di mail automatico

Che sia per una newsletter periodica o per chiedere al cliente “perché hai abbandonato il carrello?”, l’invio di email automatiche è ormai un alleato imprescindibile di qualsiasi negozio online. Dalle ricevute alla conferma ordine, per arrivare all’invio del numero di tracciamento del pacco o all’avviso di ritardi in consegna. 

La mail può essere usata per invogliare all’acquisto con sconti periodici, offerte speciali, o altre trovate di marketing e storytelling. 

Ma non solo!

La mail offre anche al cliente uno strumento molto potente e apprezzato: il controllo. Ricevendo un follow up sul proprio ordine, la propria sottoscrizione o il proprio pacco, il cliente o futuro cliente ha infatti la percezione chiara di quello che sta succedendo, e istintivamente sarà portato a credere che non riceverà sorprese.

2) Campagne di advertising

L’advertising è uno degli esempi di marketing automation più classici e conosciuti. Non serve più, come un tempo, andare ad affiggere dei manifesti cartacei o distribuire personalmente volantini, qui ci pensa l’intermediario di promozione che hai scelto. Che sia Google Adwords, Taboola, Hubspot o altro.

Tutti questi strumenti consentono in sostanza di indirizzare i tuoi annunci solo alle persone che ne possono essere interessate, attraverso il remarketing – ovvero quando un utente vede il tuo sito e poi ne riceve la pubblicità tramite banner su un altro portale – oppure la ricerca keyword associata. In quest’ultimo caso, l’utente vede il tuo contenuto sponsorizzato direttamente dopo la ricerca in un motore di ricerca, ai primi posti nella SERP.

In ambo i casi è più facile che questa automazione porti nuovi lead, dato che riconosce in automatico quali persone potrebbero essere interessate al prodotto, magari perché l’hanno cercato in passato o perché amano prodotti simili.

3) Il chatbot

Hai mai parlato con un servizio clienti di un sito? 

È molto probabile che fosse un chatbot. Il chatbot è un esempio di marketing automation perfetto, perché non richiede quasi nessun intervento da parte dell’operatore umano, una volta impostato correttamente, ma soprattutto veicola comunque al cliente l’impressione di chattare con un essere umano. Chiaramente, deve trattarsi di un buon chatbot, se vogliamo ottenere l’effetto appena descritto.

4) Il contenuto riservato

Verrebbe da chiedersi cosa ci fa il contenuto riservato tra gli esempi di marketing automation. È molto semplice: è provato che i clienti siano più attratti da un sito “tecnico” (quindi più l’ecommerce di attrezzatura sportiva piuttosto che quello di vestiti per bambini, per intenderci) quando ricevono dei contenuti utili, anche scaricabili gratuitamente dal portale. 

Il livello di fidelizzazione può essere incrementato se forniamo ai nostri futuri compratori un ebook, una guida, oppure degli articoli, ma solo se si sono già registrati sul sito o se hanno effettuato un primo ordine. Si chiama “gated content” (contenuto vincolato) e si basa sul principio che sentirsi “parte del club” fa sentire più valorizzati del leggere del contenuto accessibile a chicchessia.

Ad esempio, chi amministra il sito si può scegliere di fornire la lettura dell’articolo solo a chi si registra al portale, oppure solo in cambio di mail, nome utente e mail aziendale valida, inserendo in aggiunta un blocco nel caso in cui il soggetto non sia dotato di mail aziendale per evitare il plagio di contenuti.

5) E-commerce multicanale

Pensa a quanto tempo impiega il tuo potenziale cliente per vedere un eventuale spot sui social, cliccare per arrivare alla landing, e da lì scorrere il tuo shop. Se consenti a questo cliente lo shopping in-app, sfruttando le possibilità della vendita multicanale, ti accaparrerai di sicuro una buona percentuale di persone in più. Siamo sicuri che il tuo prodotto è unico al mondo, ma il tuo futuro cliente ancora non lo sa. 

Semplificagli la vita con un acquisto in-app: ne ricaverà l’impressione di essere in un negozio fisico, dove vedi il prodotto, lo agguanti, lo paghi e te lo porti a casa.

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