Aiuto! Ho un malware sul sito!

È bene che tu te ne preoccupi, ma come vedremo in questa guida completa per rimuovere i malware da un sito WordPress, non basta improvvisarsi sviluppatori.

Ma non basta nemmeno usare un qualsiasi plugin proposto da un lontano cugino, e cliccare su “scan”.

I malware sono una cosa seria.

Ma andiamo con ordine.

Cosa sono i malware

Il malware su un sito web si riferisce a codici malevoli che sono stati inseriti intenzionalmente in un sito per compiere azioni dannose o indesiderate verso gli utenti che lo visitano o verso la piattaforma stessa. Sono piccoli codici, che possono essere inseriti da hacker attraverso vulnerabilità nel software del sito.

Un esempio concreto di vulnerabilità: plugin non aggiornati, temi compromessi, o attacchi di forza bruta alle credenziali d’accesso.

I malware su siti web possono avere diversi scopi, come il furto di dati degli utenti, come dettagli di carte di credito, password e dati personali.

Oppure, qualche malintenzionato potrebbe voler usare il tuo sito come trampolino di lancio per infettare i computer degli utenti con altri tipi di malware, ad esempio tramite download automatici o inganni per far scaricare software malevoli.

Alcuni termini tecnici

Facciamo una carrellata di termini tecnici, giusto per darti un po’ una visione d’insieme dei malware che potrebbero infettare il tuo sito:

  • Defacement: significa alterare le pagine web sostituendole con messaggi, spesso con scopi vandalici o di protesta;

  • Cryptojacking: si intende usare in segreto il processore del computer dell’utente per fare mining di criptovalute;

  • Phishing: creare pagine false sul sito compromesso per ingannare gli utenti affinché rivelino le proprie informazioni personali o credenziali di accesso.

  • DDoS (Distributed Denial of Service): significa installare degli script che, una volta attivati, possono utilizzare le risorse del server per lanciare attacchi DDoS contro altri siti web;

  • Spamming: a chi non è capitato? Sappiamo ormai a memoria che “spamming” significa usare il sito per inviare grandi quantità di email spam o per promuovere contenuti non desiderati.

Le conseguenze dei malware

La presenza di malware su un sito web può avere conseguenze gravi, tra cui la perdita di fiducia degli utenti, danni alla reputazione del sito, sanzioni da parte dei motori di ricerca (inclusa la rimozione dagli indici di ricerca) e potenziali responsabilità legali per il proprietario del sito se i dati degli utenti vengono compromessi.

Consigli pratici per la gestione sicura del malware su WordPress

Innanzitutto, non illuderti che la rimozione del malware possa essere risolta semplicemente con uno “scan” attraverso plugin come Wordfence, iThemes Security, Sucuri, ecc. Sebbene questi strumenti possano rilevare file infetti, spesso non identificano la radice del problema, e la semplice eliminazione dei file infetti non rappresenta una soluzione definitiva.

Fatta questa doverosa premessa, veniamo ai consigli!

1) Attenzione a backup e ripristini

Ripristinare il sito da un backup senza un’analisi approfondita può eliminare informazioni per comprendere l’attacco e non risolve il problema alla radice. È fondamentale verificare che il backup stesso non sia compromesso prima di procedere al ripristino.

Anzi, ricordiamo che prima di qualsiasi intervento su un sito infetto è fondamentale fare un backup completo. Questo passaggio permette di conservare uno stato del sito prima della pulizia per eventuali analisi future, senza utilizzarlo come punto di ripristino.

2) Non cancellare tutto!

In casi di attacchi estremi, potrebbe sembrare tentante “ripulire il campo” eliminando tutto e rifacendo il sito da zero. Questa scelta radicale, oltre a essere onerosa in termini di tempo e risorse, potrebbe non risolvere il problema se l’ambiente hosting rimane vulnerabile.

3) Il certificato SSL non basta

Un certificato SSL protegge la trasmissione dei dati tra l’utente e il sito, ma non è sufficiente a garantire la sicurezza complessiva del sito da attacchi malware. La maggior parte dei siti infettati da malware operano su connessioni protette da SSL.

4) Evitare hosting generici

Le offerte di sicurezza proposte dai provider di hosting possono essere insufficienti per tipologie specifiche di infezione e dare un falso senso di protezione. È essenziale scegliere soluzioni di sicurezza dedicate e professionali.

5) Analizzare l’ambiente, non solo i file

Questo consiglio è abbastanza chiaro. È necessario considerare l’intero ecosistema, compreso il database e l’ambiente di hosting, per una pulizia efficace.

6) Rimozione dalle blacklist

Dopo la rimozione del malware, è fondamentale procedere con la richiesta di rimozione del sito dalle eventuali blacklist, per evitare danni alla reputazione e all’accessibilità del sito.

Le blacklist sono elenchi mantenuti da varie organizzazioni e servizi online che identificano i siti web ritenuti nocivi o sospetti. Questi elenchi sono utilizzati per proteggere gli utenti da minacce come malware, phishing, scam (truffe), e contenuti dannosi in generale. Quando un sito web viene inserito in una blacklist, ciò può avere impatti significativi sulla sua accessibilità, reputazione e performance. Ecco alcuni aspetti chiave relativi alle blacklist dei siti web:

Le blacklist sono gestite da motori di ricerca (come Google), fornitori di servizi di sicurezza internet, fornitori di servizi email e autorità di certificazione – e quindi sono loro che dovrai contattare per farti togliere dalle blacklist.

Il problema delle blacklist è che i browser web possono mostrare avvisi di sicurezza agli utenti che tentano di visitare siti inseriti in blacklist, scoraggiandoli dall’accedere al sito.

In più, se il server di un sito web è blacklistato, le email inviate da quel dominio possono essere segnate come spam o bloccate completamente dai fornitori di servizi email.

7) Pulizia e aggiornamenti

Tornando ai malware: è molto importante pulire la cache post-intervento e mantenere aggiornati il core di WordPress, i plugin e i temi per prevenire futuri attacchi. Tuttavia, è importante notare che anche i siti aggiornati da poco possono essere vulnerabili.

8) Monitoraggio post-intervento

Dopo la pulizia è essenziale monitorare il sito per assicurarsi che l’intervento sia stato efficace e che non si verifichino nuove infezioni.

L’importanza di scegliere l’agenzia giusta per rimuovere i tuoi malware

Scegliere un professionista o un servizio di rimozione malware richiede attenzione. A volte non è facile capire, per chi non è del settore, quanti danni abbia già fatto il malware, e quanto è recuperabile – e in che tempi!

In conclusione…

La rimozione di malware da un sito WordPress è un processo complesso che richiede un approccio professionale e personalizzato. Qui non si improvvisa!

Quindi, il consiglio sempre valido è evitare di seguire istruzioni generiche trovate online, e rivolgersi a qualcuno che sappia davvero cosa fare e sappia soprattutto come salvare il tuo prezioso sito e i dati in esso contenuti.

Lo staff di Gamma è qui per questo!
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